Il Burundi è tra le nazioni più povere al mondo. Dagli anni novanta all’inizio degli anni duemila il paese ha vissuto una guerra civile a sfondo etnico che ha causato 300mila morti. Nel 2005 è andato al potere il presidente Pierre Nkurunziza, un ex leader ribelle, che con il passare del tempo ha cominciato a governare con metodi sempre più autoritari. Nel 2015 la sua rielezione per un terzo mandato, non previsto dalla costituzione, ha alimentato delle manifestazioni di protesta, durante le quali c’è stato un tentativo di colpo di stato. Il governo ha scatenato una repressione durissima, che ha causato centinaia di morti e di profughi.